Madri anaffettive

Dr. Gaetano Gallo Psicologo e Psicoterapeuta Saluzzo e Cavour

Una madre ha un ruolo fondamentale nella crescita del bambino. Rappresenta una guida e regola le emozioni del figlio attraverso la trasmissione dell’affetto. Tutto ciò viene meno se purtroppo la madre è anaffettiva.

Queste mamme non sono capaci di esprimere le emozioni, si percepisce infatti un’assenza emotiva. Sono distaccate e gelide. Incapaci di coccolare, abbracciare o baciare il proprio bambino. Le cause, alcune volte possono essere la depressione o forti stati di stress. Sono incapaci di comprendere I bisogni dei propri figli. Criticano e scoraggiano, non svolgendo un ruolo di indirizzo e guida. Spesso sfruttano i punti di fragilità dei bambini per metterli in condizioni di imbarazzo. Le conseguenze sono che nei bambini nascono sensi di colpa e convinzioni di inadeguatezza, senza una valida motivazione.

La madre anaffettiva rinfaccia bruscamente al figlio le rinunce e i sacrifici. Il vittimismo aumenta il senso di colpevolezza e il bambino si convince sempre di più di essere inadeguato. Ricattano moralmente con i messaggi del tipo: “mi farai stare male se non esegui quello che io ti dico”. Le conseguenze possono portare un figlio a provare un’assenza di fiducia verso le altre persone specialmente nei casi in cui potrebbe stringere un legame.

L’assenza fisica e concreta è un comportamento tipico di queste mamme. Non prendono parte alla vita del bambino e si servono di una figura sostitutiva a cui delegare tutto. Mettono prima il loro bisogno. Percepiscono i figli come funzionali alle proprie necessità 

Il bambino diventerà un adulto con poca stima di sé stesso e sarà ipersensibile alla possibilità di essere abbandonato. Poiché ha percepito di essere un fastidio, un ostacolo o qualcosa di irritante per la propria madre. Le emozioni saranno per lui difficili da manifestare. Proverà una stima bassa nei confronti delle persone dell’altro sesso.

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