Gli ipocondriaci hanno paura di avere una malattia grave. Rivolgono la loro attenzione verso ogni cambiamento del proprio corpo e operano un controllo continuo, per ricercare eventuali segnali di una patologia. Per questo motivo chiedono di effettuare in maniera continua visite ed esami medici, frequentando in maniera abituale ambulatori e il pronto soccorso. L’immagine che hanno di sé è quella di fragili deboli e vulnerabili.
Le convinzioni negative non diminuiscono anche quando l’esito delle indagini cliniche è buono. Queste persone infatti non si sentono rassicurate, perché pensano che i medici dai quali sono state visitate non abbiano capito e non sono stati in grado di arrivare a una soluzione della loro problematica. La sensazione è di non essere stati presi sul serio. Non riconoscono che il loro problema riguarda la psiche e continuano con perseveranza a ricercare una causa medica, rispetto al loro disagio
Le normali funzioni del corpo come il battito cardiaco e la sudorazione possono diventare fonte di preoccupazione, come pure lievi malanni, tipo una piccola ferita, il raffreddore o la tosse. Possono sviluppare un’intensa preoccupazione per un organo specifico o per una singola patologia, per esempio il cancro. L’allarme può arrivare dall’avere sentito che qualcun altro si è ammalato o dalla lettura di notizie che parlano di salute (internet).
Le relazioni dei pazienti ipocondriaci soffrono delle continue preoccupazioni circa la propria condizione. Per ricevere rassicurazioni ne parlano con il partner, gli amici e i parenti, ma il sollievo dura poco e finisce quando un nuovo dubbio insorge. Si aspettano un livello di considerazione più elevato e un trattamento speciale. Tutto ciò può creare tensioni importanti nell’ambito familiare.
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