Le persone affette da questo tipo di fobia temono che le loro azioni possano esporle al giudizio negativo degli altri. Mangiare in pubblico, parlare a uno sconosciuto o interagire con un gruppo di persone sono compiti quotidiani che sono soggetti al giudizio degli altri. Il fobico sociale ritiene che il...
Gli attacchi di panico
Gli attacchi di panico vengono descritti come un'improvvisa manifestazione di ansia o come un'escalation di quella già presente. Vi è un aumento progressivo e rapido di sintomi cognitivi e somatici. Possiamo considerare sintomi cognitivi la paura di morire o di diventare pazzo. Palpitazioni, tremori, brividi, capogiri, sudorazione, sensazione di soffocare,...
La rottura della finestra di tolleranza
Quando ci sentiamo al sicuro, ci predisponiamo alle interazioni con l'ambiente, invece quando interpretiamo in maniera errata, cioe come pericolosi, stimoli che in realtà non lo sono, attiviamo stati psicologici orientati verso stategie di difesa. Le persone che hanno subito un trauma, possono avere perso la capacita di sintonizzarsi positivamente...
La teoria polivagale di Porges
Secondo Porges, il sistema nervoso è organizzato gerarchicamente in tre sottosistemi, che governano le reazioni neurobiologiche agli stimoli ambientali. Il più sofisticato e il più giovane da un punto di vista evolutivo è il complesso ventrale vagale, comprende il ramo ventrale del nervo vago, si occupa del nostro livello di...
EMDR. L’efficacia dei movimenti oculari
Il terapeuta aiuta il paziente a entrare in quelle esperienze del passato che sono le radici dei problemi attuali, analizzando insieme le situazioni che sono fonte di disagio. Questo processo, permette che le reti mnestiche del paziente possano incorporare nuovi apprendimenti e abilità, in modo da riuscire a funzionare meglio...
EMDR. Il sistema di elaborazione delle informazioni
Il nostro modo di vedere il mondo e di interagire con gli altri si basa in gran parte su esperienze di vita personali. Queste sono immagazzinate nelle reti mnestiche che costituiscono la base delle nostre percezioni, dei nostri atteggiamenti e del nostro comportamento. E queste reti mettono in connessione eventi...
EMDR, i ricordi sono la radice della sofferenza
L'emozione, il comportamento o la convinzione che ci affliggono da tempo possono essere il sintomo e non la causa della nostra sofferenza. Può darsi che la causa sia il ricordo che scatena queste reazioni. Spesso alla base dei sintomi negativi ci sono i ricordi e ciò che fa la differenza...
EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing)
A volte, il ricordo della situazione traumatizzante o stressante rimane immagazzinato nel cervello così come è stato vissuto, in questi casi si continua a provare rabbia, paura, dolore o altre emozioni riguardo a eventi accaduti anche molti anni prima. Non necessariamente, si tratterà di traumi particolarmente estremi, dal momento che...
Stabilizzare è la prima fase
I pazienti si presentano in trattamento con aurosal disregolato, funzionamento compromesso e la perdita di sicurezza psicologica e/o fisica. Se cerchiamo di trattare i sintomi esplorando i ricordi, potremmo destabilizzare ulteriormente i pazienti. Nella prima fase del trattamento, devono essere scelti gli interventi che facilitano l'omeostasi sia fisiologica che psicologica,...
I tre livelli del cervello
Il cervello rettiliano è stato il primo a svilupparsi secondo una prospettiva evoluzionistica, governa l'aurosal, l'omeostasi dell'organismo, gli impulsi sessuali ed è collegato al livello sensomotorio di elaborazione dell'informazione ( che include i cambiamenti fisici in risposta all'input sensoriale, come i cambiamenti nella respirazione e nel tono muscolare ). Il...