Il nostro modo di vedere il mondo e di interagire con gli altri si basa in gran parte su esperienze di vita personali. Queste sono immagazzinate nelle reti mnestiche che costituiscono la base delle nostre percezioni, dei nostri atteggiamenti e del nostro comportamento. E queste reti mettono in connessione eventi simili.
Se ci tagliamo, la nostra ferita si rimargina. E se rimuoviamo l’ostacolo, nel nostro corpo si ripristina il processo di guarigione. Anche il cervello fa parte del corpo. All’interno di esso oltre a miliardi di reti mnestiche, abbiamo un sistema di elaborazione delle informazioni, preposto alla guarigione. Esso è programmato per portare le turbe emotive a un livello di salute mentale. Istituisce connessioni con ciò che un utile, lasciando andare il resto. Prende un’esperienza disturbante e favorisce il processo di apprendimento. Si impara ciò che è utile e il cervello lascia andare quello che non lo è. Il ricordo dell’evento viene immagazzinato nel cervello in una forma che in futuro ci guiderà nel modo giusto.
Purtroppo le esperienze disturbanti, possono sopraffare il sistema. Quando ciò accade, l’intenso scompiglio emotivo e fisico impedisce di elaborare le informazioni e di istituire le connessioni interne necessarie per una risoluzione della situazione, che viene immagazzinata nel cervello, così come stata vissuta.L’alterato sistema di elaborazione delle informazioni ha immagazzinato il ricordo in modo isolato, ossia senza integrarlo nelle reti mnestiche più generali.
Attraverso l’EMDR i ricordi vengono rielaborati, collegati ad altri ricordi, riorganizzati e immagazzinati in maniera più adeguata. vengono incorporati nelle reti mnestiche nuovi apprendimenti, abilità e punti di vista per funzionare bene in futuro.