“Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla”
Lao Tzu
” non c’è nulla di immutabile, tranne l’esigenza di cambiare”
Eraclito
Strade che non potevamo immaginare: il cambiamento ci permette di avvertire scenari nuovi. In un certo periodo la capacità di compiere previsioni è limitata perché l’osservazione del futuro e dei mondi possibili è effettuata da una sola e quindi riduttiva posizione. Il cambiamento produce un cambiamento di visuale e ciò permette di cambiare la fetta di mondo che possiamo osservare.
Però, per tutti è complicato modificare i percorsi e provare novità.
Qualcosa non funziona per come noi vorremmo e questo cattivo funzionamento è diventato una situazione stabile. Ci abbiamo provato, ma non ha funzionato, anche utilizzando nuove strategie, non è successo nulla. Come mai è così complesso prendere le redini di cose, che nelle nostre vite sono molto importanti? Se cambio partner, lavoro, obiettivi, luoghi di vita e alla fine non sono soddisfatto? Non sempre si può tornare indietro. Siamo restii a causa della grande importanza della posta in gioco, la responsabilità quindi gioca una parte fondamentale, in queste dinamiche.
Spesso cambiare è conveniente perché migliora la qualità di vita e anche il livello di soddisfazione personale. Provare l’esperienza di qualcosa di differente, mentre facciamo esperienza di noi in una condizione differente e di per sé qualcosa per cui essere soddisfatti. Il timore che proviamo prima di fare un salto, quella cosa che ci stoppa e ci rimette in discussione, rispetto al quanto la situazione sia diventata insopportabile è il primo passaggio di tutte quelle esperienze nuove.
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